Pietro Sangiorgio

🔥 Quando il Desiderio È Inammissibile

Cosa accade nella donna Ego Femmina stimolata Asta quando si innamora dell’uomo “sbagliato”?

🎭 Apparentemente forte. Segretamente trattenuta.

C’è una donna che sembra centrata, lucida, in controllo.
Parla bene. Si muove con grazia.
Dice di sapere ciò che vuole.
Ma sotto quella sicurezza, custodisce un segreto: ha paura di essere vista per ciò che desidera davvero.

È la donna Ego Femmina stimolata Asta.
Una struttura alterata che nella comunicazione analogica definiamo: Avere che ragiona da Essere

Ha bisogno di essere scelta, trattenuta, amata.
Ma si presenta come Essere: apparentemente indipendente, coerente, logica.

🧱 Il suo codice etico è una corazza

Per non mostrarsi bisognosa, ha costruito una maschera razionale, fatta di:

  • coerenza
  • moderazione
  • “giuste scelte”
  • controllo sociale

Non è una donna rigida, è una donna che si regola per non collassare emotivamente.

Il suo codice etico non serve a guidarla, ma a difenderla dalla propria tensione:

dalla paura di non essere abbastanza femmina, dalla paura di desiderare chi non dovrebbe, dalla paura di non essere scelta.

⚡️ E se arriva un uomo che infrange tutto questo?

Immagina che nella sua vita compaia un uomo:

  • molto più grande di lei (15, 20, 25 anni in più)
  • autorevole, sicuro, penetrante
  • non seduttivo, ma presente in modo destabilizzante

Un uomo che non chiede, non conquista, non si giustifica.
Un uomo che non rientra nei parametri logici, ma che la guarda senza bisogno.

A quel punto, il suo corpo si muove.
Il suo cuore la tradisce.
La distonia si attiva.

Ma la mente grida:

“È troppo grande.”
“Non è adatto.”
“Cosa penseranno gli altri?”
“Non posso permettermi questo.”


“Non posso permettermi questo.”

🔥 Dentro c'è desiderio. Fuori solo negazione.

Due forze si scontrano:

  • L’Avere analogico, che vuole sentirsi scelta da lui
  • L’Essere logico, che non può accettare questa attrazione

Si sente turbata.
Ma non sa come viverlo.
E soprattutto: non si perdona di provarlo.

🔄 Reazioni tipiche

1. Fuga elegante

Si allontana con grazia.
Lo tratta con rispetto e distacco.
Ma resta emotivamente agganciata.
Lui diventa un pensiero ricorrente, anche se mai più nominato.

2. Autocondanna silenziosa

Se cede a un gesto, un pensiero, uno sguardo… Scatta dentro l’anatema: “puttana”.
Non perché ha fatto qualcosa, ma perché ha provato qualcosa che non può ammettere.

3. Coinvolgimento trattenuto

Accetta la presenza dell’uomo, magari anche un contatto, una vicinanza, un dialogo più intimo… ma poi si punisce, si allontana, si chiude.

Perché non sa gestire il proprio desiderio.

🧠 Il vero conflitto non è con l’uomo

È con sé stessa.

Non ha paura di lui.
Ha paura di diventare una versione di sé stessa che non riconosce.

Una parte di lei vorrebbe lasciarsi andare.
Un’altra parte la giudica per questo.

E se quell’uomo è abbastanza forte da non gratificarla, da non rincorrerla, ma resta lì, presente, fermo, autorevole… allora la penalizzazione è completa.

E lei non sa più come difendersi.

Quando la donna Ego Femmina stimolata Asta si innamora o si eccita per un uomo che viola il suo codice etico, non si concede l’esperienza: la reprime, la giudica, la trasforma in colpa.

Non si chiama debolezza.
Si chiama fragilità trattenuta sotto controllo razionale.
E nessuno lo vedrà. Nessuno lo saprà.

Perché lei non parlerà mai di quell’uomo.
Ma lo sentirà dentro per mesi.
Come un campo magnetico non risolto.
Come una penalizzazione che ha toccato l’unica parte viva che cerca ancora qualcosa.

“È incredibile quanto possa essere forte un desiderio che non ha mai avuto il coraggio di accadere.
Ma è ancora più triste sapere che l’unica cosa che lo ha impedito… è stata una regola.

So com’è.
So cosa succede quando incontri qualcuno che ti vede davvero, proprio mentre stai facendo di tutto per non essere vista.
So quanto può bruciare un desiderio trattenuto, e quanto possa fare male essere ricordati per ciò che si è spento prima ancora di accendersi.
Perché alla fine non è stato il destino, né il tempo, né la paura.
È stato il codice.
Una regola. Una coerenza.
Un'etichetta più forte della felicità.”

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Pietro Sangiorgio

Esperto in Comunicazione Analogica e creatore del Metodo E.D.S.

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